Pubblicato il Luglio 27, 2023Aggiornato il Novembre 28, 2024
Scoprite l’aura cinegenica di Monte-Carlo, un luogo leggendario che ha ispirato i più grandi architetti e attratto le star più in voga. Dai capolavori della Belle Époque ai film iconici degli anni Cinquanta, immergetevi nell’affascinante mondo di questa incantevole cornice.
Scoprite le riprese cinematografiche degli anni '60 a Monaco
Foto: Il lungometraggio del 1954 Gli uomini sposano le brune, dell’età d’oro del cinema hollywoodiano, ci porta in Place du Casino nel Principato per “incontrare” la sublime Jane Russell, quindi all’Opéra Garnier Monte-Carlo per assistere a uno spettacolo musicale.
Monte-Carlo è un luogo iconico che unisce glamour, architettura straordinaria e cinema. Fin dalle sue origini ha saputo attrarre le menti più creative e in particolare quelle di cineasti visionari, che hanno ceduto al fascino di questo luogo incantevole trasformandone le strade acciottolate e i maestosi edifici in indimenticabili set cinematografici.
Foto: Gli uomini sposano le brune porta sul grande schermo la carismatica Jeanne Crain. Questo film è stato realizzato in risposta al celebre Gli uomini preferiscono le bionde, entrambi adattamenti di romanzi dell’autrice americana Anita Loos.
Fin dagli inizi, Monte-Carlo ha coltivato il proprio potenziale cinegenico rivolgendosi ai più grandi architetti quali Charles Garnier, la mente del Casino de Monte-Carlo, o Edouard Jean Niermans, che ha disegnato la facciata dell’Hôtel de Paris Monte-Carlo. Capolavori in stile Belle Époque che da sempre ispirano i registi e attraggono le star più in voga. Sulla scia del film Max a Monaco del 1913, in cui l’icona del cinema muto francese Max Linder si è esibito sul Port Hercule, l’incantevole cornice del Resort è stata al centro dei ruggenti anni Venti: vennero quindi Femmine folli nel 1922 e Il romanzo di un baro di Sacha Guitry nel 1936, ambientato nel tempio del gioco d’azzardo di Monaco.
La fine della Seconda Guerra Mondiale e il matrimonio del Principe Ranieri III con l’attrice Grace Kelly hanno segnato una svolta decisiva nello sviluppo della reputazione internazionale del Principato. Per questo primo focus abbiamo scelto tre film realizzati negli anni Cinquanta.
La nostra selezione comprende il film britannico Amami... e non giocare, uscito nel 1956, in cui una giovane coppia di sposi - interpretata da Glynis Johns e Rossano Brazzi - viene coinvolta nella febbre del gioco d’azzardo a Monte-Carlo.
Foto: Nel film britannico Amami... e non giocare, uscito nel 1956, una giovane coppia di sposi interpretata da Glynis Johns e Rossano Brazzi viene coinvolta nella febbre del gioco d’azzardo a Monte-Carlo.
Il lungometraggio del 1954 Gli uomini sposano le brune, dell’età d’oro del cinema hollywoodiano, ci porta in Place du Casino nel Principato per “incontrare” la sublime Jane Russell, quindi all’Opéra Garnier Monte-Carlo per assistere a uno spettacolo musicale. Realizzato in risposta al celebre Gli uomini preferiscono le bionde, entrambi sono adattamenti di romanzi dell’autrice americana Anita Loos. Gli uomini sposano le brune porta sul grande schermo la carismatica Jeanne Crain.
Infine, la piscina del Monte-Carlo Beach, hotel costruito dall’architetto nizzardo Roger Séassal, vincitore del Grand Prix de Rome, fa da scenografia a una delle scene più romantiche del film drammatico italiano Donne Sole diretto nel 1955 da Vittorio Sala, con Gianna Maria Canale ed Ettore Manni.
Foto: Film drammatico italiano Donne Sole di Vittorio Sala, uscito nel 1955, una scena romantica interpretata da Gianna Maria Canale ed Ettore Manni alla piscina del Monte-Carlo Beach.
Monaco vanta una storia straordinaria, che vi raccontiamo qui attraverso alcune favolose quanto memorabili date.
Tra eleganza, raffinatezza e glamour, scoprite i film e le serie realizzati nel cuore del Principato di Monaco negli anni '90.
Una semplice rampa di scale conduce dalla Place du Casino alla grande hall dell’Hôtel de Paris Monte-Carlo. Appena varcata la soglia, lo spirito di questi luoghi magici risuona nella memoria. Partire e ritornare senza aver l’impressione di essersene mai veramente andati. Ritrovate i gesti familiari e la magia dei piccoli rituali.