Le Rallye Monte-Carlo
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Il Rallye Monte-Carlo, la grande prova speciale di Christophe Berard

Pubblicato il Gennaio 17, 2019Aggiornato il Aprile 25, 2023

Al volante, Christophe Berard, « enfant du pays», impiegato al Casino de Monte-Carlo e nel tempo libero pilota emerito di rally. Al suo fianco, il suo amico e co-pilota Christophe Bernabo. Dal 22 al 27 gennaio, i due amici allineeranno la loro Renault Twingo R1 alla partenza di ogni prova speciale dell'87° Rallye Monte-Carlo. A pochi giorni dal via, Christophe Berard ci parla con passione della sua corsa preferita...

Le Rallye Monte-Carlo

Che cosa rappresenta per lei il Rallye Monte-Carlo ?

Si tratta innanzitutto di una bella storia cominciata nel 2005. Una sera, in compagnia di un amico, ero salito al col de Turini per assistere al passaggio delle auto del Rallye Monte-Carlo. Più tardi, nel corso di quella stessa serata, l'ho sfidato a venire a guidare con me… Ed ha accettato! È stato allora che ho deciso d'interrompere il campionato di Francia per consacrarmi esclusivamente al Rallye Monte-Carlo, con il mio amico e nuovo co-pilota. L'amico in questione è Christophe Bernabo, e quest'anno vivremo la settima edizione insieme.

 

Come ci si prepara al Rallye Monte-Carlo ? 

In squadra ! La mia è al 100 % Monte-Carlo Société des Bains de Mer: tecnici, meccanici, pubbliche relazioni… Prepariamo il rally un anno dopo l'altro. Per partecipare con la propria auto nel contesto di un campionato del mondo è necessario un certo budget, e tutti insieme riusciamo a essere abbastanza competitivi. Dal punto di vista sportivo, si tratta di lunghe prove speciali, quindi occorre allenarsi quel che basta per affrontare la sfida ! È indispensabile per mantenersi performanti. Nella nostra categoria abbiamo vinto tre volte [RC5, ndr], nel 2010, 2017 e 2018. Chissà, forse il successo ci arriderà anche nel 2019 ! 

Ci sono dei punti in comune tra l'adrenalina dello sport automobilistico e quella che si sperimenta nei casinò ?

Sì, almeno per certi versi: ci si sistema dietro a un volante proprio come ci s'insedia davanti a un tavolo da gioco; si dimentica tutto, si prende a ignorare quel che succede tutt'intorno. Si è inebriati, assorbiti dalla strada come si può essere assorbiti dal gioco. 

Qualche parola sul tracciato di questo rally ? 

È un rally che puoi correre una cinquantina di volte, eppure non si tratterà mai delle stesse prove. Ai tempi in cui partecipavo al campionato di Francia, ci si poteva presentare alla partenza del Rallye du Var una decina di volte, e le condizioni della corsa erano relativamente sempre le stesse. Con il Rallye Monte-Carlo, tutto cambia da un'edizione all'altra, non ci si annoia mai, è davvero il mio rally preferito !

 

Una volta in corsa, cosa prova dietro il suo volante ? 

Sono nella mia bolla, concentrato al 200 %. Nel Rallye Monte-Carlo si deve far fronte a molte trappole, tra la neve, il ghiaccio, la terra e il catrame. Tanto per Christophe come per me, si tratta quindi di non pensare a nient'altro che alla strada. Peraltro è una sorta di bolla che gli sportivi conoscono bene: ho fatto un po' di sci ad alto livello, e quando si parte per uno slalom occorre ritrovarsi nelle stesse condizioni. Peraltro, passando dallo sci al rally, ho ritrovato questo stesso lavoro di traiettoria, la stessa sensazione di velocità, la medesima pressione del cronometro. 

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Le capita di aver paura ?

L'anno scorso ci siamo presi un bello spavento, ma è passata e ce ne siamo ben presto dimenticati. Se si comincia a pensarci su troppo, la questione si complica, perché c'è pur sempre da lottare con il cronometro. Ecco perché occorre prendere subito in mano la faccenda, e passare ad altro. Anche se, di certo, lì per lì ti frena. Ma bisogna immediatamente imparare a voltare pagina.

Pro/amatore : quali sono le differenze ? 

I professionisti godono di budget illimitati, dispongono di meccanici, di manager e di addetti alle pubbliche relazioni del massimo livello… Non ci sono limiti. A livello amatoriale, anche se si possono fare ottime cose, si è obbligatoriamente più limitati. Ci si assicura all'incirca il 90 % della preparazione dell'auto, nonché tutto lo staff tecnico. Ciò richiede molto tempo. D'altro canto, se un professionista partecipa a competizioni del genere per garantire certe prestazioni, io mi dedico a questo rally soprattutto per la mia soddisfazione personale, e per quella degli altri. Mi piace molto poterla condividere. A questo livello siamo ovviamente più accessibili.

Monaco come cornice della corsa, cosa rappresenta ? 

Penso ai ricordi della mia infanzia. E poi c'è anche la partenza fantastica dalla Place du Casino. Le prove speciali mitiche. Gli arrivi nel corso della notte al Turini, i flash che crepitano, gli spettatori che urlano… È indimenticabile. Ormai ci si passa di giorno, pur tuttavia resta un momento incredibile. Per farla breve il Rallye Monte-Carlo regala molti brividi ! Mi sento toccato al solo parlarne. È Il nostro momento…

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Un ricordo indimenticabile di questo evento ? 

Mi ricordo di quand'ero ragazzino, allorché mia madre mi portava a vedere il rally, verso il col de Turini. Guardavo passare tutte quelle auto dicendomi: « Un giorno ci sarò io al posto del pilota! » E in occasione del mio primo Monte-Carlo, si era nel 1993, ricordo che ero co-pilota e in quella medesima discesa del Turini, mi sono ricordato del profilarsi di quella curva a u sinistra, proprio dove guardavo passare le auto con mia madre. Ecco, è stato proprio là, durante il mio primo Monte-Carlo, in quella prima prova speciale, che tutti i ricordi dell'infanzia mi sono tornati in mente: avevo realizzato il mio sogno ! E continua a realizzarlo a ogni nuovo rally. È per tale motivo che oggi, quando le famiglie vengono a vederci, cerco di condividere la mia esperienza più che posso, faccio entrare i bambini nell'auto. Allora vedo che gli si illuminano gli occhi, ed è fantastico, perché io avevo lo stesso sguardo!

Il posto ideale per assistere alla corsa

Il col de Turini, e anche il col de Braus. Due prove speciali che conosco molto bene, e nel corso delle quali posso davvero divertirmi! 

 

 © ACM_Lillini 

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