Pubblicato il Aprile 11, 2019Aggiornato il Marzo 28, 2024
Rafael Nadal, il grande campione di tennis originario di Maiorca, è di ritorno a Monaco per partecipare alla 113ª edizione del Rolex Masters de Monte-Carlo, un torneo che ha già vinto ben undici volte. Ci ha gentilmente concesso quest'intervista sportiva per parlare di tennis, fair-play, competizioni e ovviamente… Monaco !
15 anni di carriera, una pioggia di trofei e di record… Come mantenersi motivati dopo così tanto successo ?
Rafael Nadal: Sono semplicemente un grande appassionato di sport, e in particolare di tennis. La mia motivazione è intimamente legata al mio continuo desiderio di giocare, di partecipare a competizioni e di vivere fino in fondo le sensazioni che m'invadono quando partecipo a un torneo. Amo quello che faccio, e tale passione non mi abbandona mai.
E come riesce a gestire la pressione ?
R.N : Più si vince, più si è sotto pressione. È normale. Bisogna imparare a gestirlo molto presto, se necessario fin dall'infanzia, per saperne prendere le distanze e controbatterla. Gli allenatori devono preoccuparsi di formare i giovani fin dal loro ingresso nell'universo della competizione.
Preservare Il suo ambito familiare e gli amici più cari è un ingrediente essenziale del suo successo ?
R.N : Sì, e della mia felicità. So bene che molti vorrebbero saperne di più, ma rifiuto di rendere pubblica la mia vita personale. È qualcosa che riguarda soltanto me stesso ! È stato proprio per mantenere i miei legami familiari che agli inizi della mia carriera ho rifiutato di iscrivermi a grossi club. Preferivano allenarmi con mio zio Toni. Ciò detto, occorre ricordare che in Europa all'epoca non c'erano organizzazioni come la Rafa Academy.
Agli albori della sua attività sportiva, lei praticava sia il calcio sia il tennis. Che cos'è che l'ha spinta a scegliere il tennis ?
R.N : Il calcio mi piaceva enormemente, ma non ho mai giocato a livello professionale. Quando si è trattato di scegliere tra i due sport, ho quindi trovato del tutto naturale preferire il tennis, perché in competizione avevo già ottenuto dei buoni risultati E poi amo l'aspetto solitario di questo sport: non si dipende né da un allenatore né da una squadra. Si è veramente soli di fronte all'avversario. Adoro gli sport di squadra, e talvolta quello spirito collettivo mi manca. Peraltro talvolta mi diletto nel partecipare a competizioni di squadra, ma mi piace anche essere solo sul mio campo.
Il « fair-play » è un termine che si ripresenta spesso quando si parla di lei. Quale significato gli attribuisce ?
R.N : Sono sempre stato un grande difensore del fair-play in tutti gli sport, in particolare nel tennis. Quando un incontro è terminato, si lascia il campo, e vale davvero la pena di coltivare relazioni sane con tutti quanti, anche i propri rivali. Tutto ciò fa semplicemente parte dei miei valori, e non è affatto in contraddizione con lo spirito di competizione né con la volontà di vincere.
Presto parteciperà al Rolex Masters de Monte-Carlo, un torneo che ha già conquistato 11 volte in singolo e una volta in doppio. Con quale stato d'animo affronta questa nuova edizione ?
R.N : Monte-Carlo è senza dubbio uno dei miei tornei preferiti della stagione. Qui ho vissuto alcuni dei momenti più importanti della mia carriera, e quindi quando ci ritorno provo sempre una particolare emozione. È un evento unico, e ci tengo a dare il massimo.
Qualche parola sul suo tempo libero, lontano dai campi da tennis ?
R.N : Talvolta, prima dell'inizio del torneo, mi organizzo in modo da concedermi il tempo di passeggiare e ammirare la città. Ma una volta iniziata la competizione accade molto più di rado, perché devo passare molto tempo ad allenarmi o a riposarmi.
Qual è la sua routine del prepartita ?
R.N : Mangio qualcosa di leggero e cominciò a riscaldarmi 45 minuti prima dell'incontro. Cerco di mantenermi fresco e concentrato. Mi piace molto passare un po' di tempo alle spa della la mia accademia a Maiorca, ma ho evitato di farne un'abitudine: esagerare con le spa non sarebbe un bene per il tennis ! Quando la mia carriera sarà terminata, vedremo… Ascolto anche la musica spagnola e latino-americana, che mi aiuta a concentrarmi. Per esempio mi piace molto Julio Iglesias.
Nadal a Monaco
Nel corso di questi ultimi anni, Rafael Nadal è diventato un habitué di Monaco, e non soltanto nei campi del prestigioso Monte-Carlo Country Club. Da buon figlio del Mediterraneo, Nadal menziona spesso il porto Hercule tra i suoi luoghi preferiti, un posto dove ama « fare una bella passeggiata per ammirare tutti quei sontuosi yacht » (dove talvolta viene invitato a bordo per una visita improvvisata). A parte ciò, raramente si rifiuta un giretto sulla Place du Casino, che visita con un cornetto di gelato in mano. E di sera, si gode l'offerta culinaria locale e internazionale nei suoi ristoranti preferiti. Nel 2018, il suo hotel prediletto - il Monte Carlo Bay Hotel & Resort – ha voluto dare il suo nome a una suite, un evento che Nadal ha definito « una bellissima sorpresa ».
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